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[CULTURA E SALUTE] Anche il Jazz porta "Vitamine" all’Ospedale S. Anna

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La Comunità Jazz di Torino si offre al progetto “Vitamine musicali”, ideato e varato al S. Anna dalla nostra Fondazione in collaborazione con AVO-Ass. Volontari Ospedalieri.

Si arricchisce così di Jazz la densa programmazione autunnale della musica dal vivo in ospedale, in alleanza della cura al day hospital oncologico, nei reparti maternità e nei luoghi di attesa o transito. Un’operazione richiesta dal personale sanitario. Trentacinque artisti jazz scendono in campo entro fine anno, portando a quasi 100 gli appuntamenti 2017 del progetto “Vitamine musicali”, realizzati da 100 musicisti provenienti con una rete di dodici Istituzioni culturali, attraversando i generi, i linguaggi e le epoche. Altrettanti artisti jazz stanno già collaborando alla programmazione 2018. Presentazione il 23 ottobre alle ore 11,30 all’Aula Dellepiane, Via Ventimiglia 3, Presidio Ospedaliero S. Anna. Apre la programmazione, il giorno della presentazione, il Varaldo-Taufic-Silveira Trio

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Le persone hanno una naturale inclinazione a stare insieme.
E’ un sentimento di biofilia.(…)
E hanno una naturale inclinazione all’ascolto e all’espressione musicale.
Oliver Sacks-neurologo-Musicofilia

Torino. Un invito alla Comunità degli Artisti Jazz di Torino da parte di Raimondo Cesa, regista teatrale ed esperto in arti performative, di salire a bordo del progetto varato a gennaio dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna all’ospedale S. Anna, “Vitamine musicali”, sta generando una adesione valoriale con mobilitazione collettiva, senza precedenti.

Oltre sessanta artisti jazz, con diverse formazioni, dall’autunno ai primi mesi del 2018, con la loro generosità amplieranno il programma di musica in ospedale, abbracciando l’ingresso, accompagnando le cure al day hospital oncologico, dando il benvenuto alle nuove vite (oltre 7000 ogni anno, da genitori provenienti da oltre 80 paesi).
“Arriverà al S. Anna, a favore delle donne, il grande patrimonio della tradizione jazzistica del territorio, di umanità, che proviene dal dialogo di molte culture che creano l’inedito. Composizioni originali e improvvisazioni, nelle quali le sonorità jazzistiche si alterneranno a atmosfere mediterranee e sudamericane, con toni caldi e dolci, porteranno le menti verso altri immaginari, fuori dalle mura ospedaliere. Assisteremo ad una invasione pacifica di artisti che con il loro contributo confermano l’importanza di questa musica nella storia culturale della nostra città
La musica è conversazione, comunicazione in armonia. Il jazz in particolare è condivisione continua. Dall'interazione fra musicista e spettatore nascono le successive improvvisazioni. L'emozione è fondamentale, in questo comune sentire non si è mai soli, la tensione costruttiva insieme al pubblico porta alla creazione musicale che si schiude a tutte le contaminazioni.
Chi suona crede nella possibilità di comunicare qualcosa di reale, quando questo succede viene favorita una relazione significativa. Vengono aperti nuovi canali di comunicazione non verbale, avviene una sinergia, un processo di sintonizzazione che tende a stimolare risposte fisiche e psicologiche”, afferma Cesa in rappresentanza dei numerosi prestigiosi nomi coinvolti, presentando il progetto con il Varaldo-Taufic-Silveira Trio.

La Prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna e Direttore della Struttura Complessa Universitaria Ginecologia e Ostetricia 1, Università di Torino, Presidio Ospedaliero S. Anna, presentando con entusiasmo i nuovi partner sottolinea il valore dell’esperienza in corso, “E’ ormai dimostrato che un ambiente piacevole e rilassante contribuisce ad attenuare gli effetti negativi dello stress e ad accelerare i processi di guarigione. D’altra parte la “salute” è da intendersi non soltanto come assenza di malattia ma come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Ne vediamo gli effetti attraverso le trasformazioni avvenute grazie alle arti nei reparti e nei luoghi di attesa e transito dell’ospedale S. Anna”. La musica dal vivo in ospedale è una risposta alle richieste del personale del day hospital oncologico che ben presto ha coinvolto altri reparti.

Dalle prime risultanze dell'osservazione in corso del progetto “Vitamine musicali” condotta dall’Università IULM di Milano, con il coordinamento del prof. Pier Luigi Sacco, economista della cultura, emergono universali apprezzamenti delle pazienti, delle loro famiglie e del personale, che incidono potenzialmente in modo positivo sulle relazioni, sul tono emozionale e sul clima di cura. “Attendiamo gli appuntamenti con curiosità e meraviglia. Siamo ogni giorno parte di una lotta. La musica ci stimola. Ci ha aperto personalmente nuovi mondi. Le note rimangono nelle stanze, con le pazienti, anche dopo il saluto dei musicisti”, affermano le infermiere intervistate segnalando anche il cambiamento e la crescita del loro consumo culturale nel tempo libero.
Un rapporto biunivoco. Gli stessi musicisti coinvolti già nella fase pilota del progetto che ha preso avvio nel 2016, considerano che l’esperienza dell’esecuzione ad personam, lontana dalla pratica professionale quotidiana, genera un arricchimento personale che incide nella qualità performativa.

Vitamine musicali” è parte del percorso di ricerca-azione lanciato dalla Fondazione nel 2010, sulla relazione virtuosa tra Cultura e Salute, curato da Catterina Seia, Vice Presidente dell’Ente e di Fondazione Fitzcarraldo che ha coinvolto oltre trenta istituzioni culturali, che studiano e creano progetti all’ospedale S. Anna per il ben-essere individuale e della collettività. “L’arte e la cultura sono state considerate generalmente nel nostro Paese come intrattenimento e quindi ricondotte a una parte marginale delle esistenze. Oggi si sta prendendo coscienza della loro rilevanza per le politiche di welfare, come baluardi tra i più efficaci per sviluppare e mantenere in pristino le facoltà cognitive, per alimentare reti di socialità e consentire cittadinanza attiva”. Lo ha ben compreso la rete che rende possibili le “Vitamine musicali”, ad oggi completamente autofinanziate dai cantautori dell’Associazione Magica Torino con Ars Nova, i Cantanti del Teatro Regio e i Maestri della Filarmonica, gli studenti del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, dai musicisti di Xenia Ensemble e di S. Pelagia, dalle energie del Festival Mito in Città e di Adotta un pianista, oltre a musicisti come Anton Mario Semolini e Mario Calisi. Lo sta comprendendo il mondo dell’Economia della Cultura che, per la prima volta, con l’omonima rivista edita da Il Mulino, ha dedicato uno speciale al rapporto tra Cultura e Salute, includendo tra i casi apri-pista il lavoro della Fondazione Medicina a Misura di Donna all’ospedale S. Anna.

Alla presentazione dell’entrata del mondo jazz torinese in ospedale, interverranno Antonio Saitta - Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Loredana Segreto – Direttore Generale dell’Università degli Studi di Torino, Riccardo Torta - Psico-oncologo dell’Azienda Sanitaria, Pier Luigi Sacco - Economista esperto in welfare culturale, Advisor del Commissario Europeo alla Cultura, Marco Basso - Giornalista e critico musicale, Raimondo Cesa - Curatore del programma. Note dei musicisti Alberto Varaldo - armonica, Roberto Taufic - chitarra, Gilson Silveira - percussioni. In allegato la programmazione autunnale.
Sarà presente anche l’avv. Gian Paolo Zanetta - Commissario Città della Salute di Torino, soddisfatto per aver compiuto “Un ulteriore passo avanti verso la totale umanizzazione dei nostri ospedali. Nell'ottica della presa in carico dei pazienti, non solo dal punto di vista medico sanitario, ma soprattutto dal punto di vista della persona a 360°. Questo progetto vuole essere a sostegno delle nostre pazienti, affinché la loro quotidianità in ospedale non si trasformi in isolamento a causa della malattia, ma soprattutto diventi un sostegno per le loro famiglie in un momento di oggettiva difficoltà”

 Scarica l'invito alla presentazione

 

 

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